Sontuosa morbidezza
Il suono imperioso del campanello mi svegliò di soprassalto nella mia cuccia. Lui era lì fuori, con l’aria di chi non ha nemmeno un secondo da perdere. Lei era accanto a lui: bionda, ma di un biondo caldo come il miele. Riccia, ma di un riccio soffice come i fiori di cotone che la mia padrona conserva in atelier. La statura era media, gli occhi color castagna sembravano pozze in cui potersi tuffare. Scodinzolava paziente e contrastava così tanto con l’impazienza del padrone che mi venne da ridere. “Allora, posso entrare?” domandò rudemente l’uomo appena Fiorenza gli aprì la porta. “Ma certo – rispose lei senza scomporsi, come sempre con un bel sorriso sul volto, rivolto a essere sinceri più alla compagna a quattro zampe che al signore – come posso aiutarla?”. “Mi serve un regalo. Un regalo importante. Non mi interessa cosa: faccia lei”. La richiesta, vi posso assicurare, non è così rara, ma lo sguardo e il tono lo erano. Il primo era assente, bloccato, come se il cuore fosse stretto in una tenaglia. La voce, invece, era ruvida, autoritaria, denotava urgenza ma anche insicurezza profonda. La mia padrona senza scomporsi ha risposto che gli avrebbe mostrato i suoi gioielli iconici e mi ha lasciato per pochi secondi ad ammirare la bellezza della cagnolina seduta accanto all’uomo.
Una ventata di luce ci ha riportati improvvisamente alla realtà: posato sul tavolo sopra le nostre teste c’era un vassoio di velluto nero su cui brillavano diversi anelli Orage con un’intensità che sembrava ci fossero i fuochi d’artificio: gialli, arancioni, bianchi, rosa, blu e tanti altri colori incantavano lo sguardo. Compreso quello dell’uomo che rimase senza fiato, aprendosi alla prima confidenza: “E’ per mia moglie. L’ho trascurata molto ultimamente. Non so se sono ancora in tempo per recuperare…” Entrambi hanno abbassato lo sguardo mentre io ho guardato dritto negli occhi la mia nuova amica a quattro zampe e con un cenno d’intesa abbiamo iniziato a giocare creando una gran confusione che ha distratto l’uomo dai suoi pensieri tristi permettendogli così di seguire il cuore. La sua scelta è caduta su un bracciale posato affianco agli anelli, con la medesima lavorazione artigianale degli Orage ma avvolto in un bracciale in maglia lavorata come le cotte medioevali, impreziosita da zaffiri dai caldi toni del tramonto. Una gioiello di sontuosa morbidezza. Un gioiello che esprime forza ma anche rispetto. Un gioiello che vuole farsi ammirare ma che in cambio garantisce avvolgenti carezze, come quelle che sono spettate a me e alla mia amica appena il ghiaccio si è rotto e la scelta è stata fatta. Perché dietro quella scorza dura il nostro cliente nascondeva un cuore capace di illuminarsi come le stelle che teneva in mano.