Tecniche e materiali: la martellatura

Dopo aver parlato a lungo delle pietre preziose ci dedicheremo anche ai metalli e alle tecniche per lavorarli. Premessa per me essenziale, è che il mio brand usa esclusivamente oro e argento, singolarmente, oppure legati in molteplici variazioni.

La prima tecnica che amo utilizzare nei miei gioielli è la martellatura, perché conferisce loro una allure molto sauvage .
Scelta la tipologia di materiale e la forma grezza, lastra o filo, si seguono sostanzialmente tre fasi :
1) Si porta il materiale a una temperatura di prefusione. In gergo “si fa rosso”. Quindi si spegne in acqua (ricottura). Azione che viene ripetuta numerose volte per poter lavorare il metallo nella sua forma più duttile.
2) Una volta reso malleabile il metallo, si eseguono le martellature come da progetto, impiegando diverse accortezze a seconda della tipologia di materiale. Ad es. la forza che si esercita sull’argento sarà inferiore rispetto a quella per l’oro, poiché il primo ha una minore resistenza rispetto al secondo, che è molto più morbido e delicato.
3) Terminata la martellatura si riporta nuovamente alla temperatura di prefusione e poi di ricottura. Così fino al termine della manipolazione del materiale.
Infine si può completare la lavorazione, combinando l’utilizzo di altri strumenti, così da realizzare ulteriori variazioni della superficie.
Un esempio è questo gioiello:

Bracciale in argento. Lavorato con la tecnica della martellatura per ottenere  un effetto plissettato.