Due chiacchiere con Fiorenza
In questi giorni fervono i preparativi per la stagione natalizia. Luci, decorazioni, pacchi, nastri e carta da regalo. Nel mezzo di questa gioiosa confusione è passata a trovarmi una cara amica, così, da due chiacchiere in confidenza, è nata una piccola intervista che condivido con voi.
Da dove nasce l’ispirazione per le tue creazioni?
Il mio processo creativo è un cocktail di osservazione, intuizione, istinto mixato ad un concetto di evoluzione di ciò che ho realizzato nel tempo, e continuità, intesa come un fil rouge che lega lo sviluppo dei miei gioielli. Considero il mio negozio il luogo di sperimentazione e verifica della mia creatività, è qui il vero banco di prova per capire se sono sulla strada giusta.
Puoi farci un esempio di questo affascinante mix?
Sicuramente la lavorazione a mezza canna. Cinque anni fa, grazie a una felice intuizione, ho recuperato e reinterpretato questa tecnica con cui ho realizzato molte delle mie collezioni. La mia finestra sul mondo, la vetrina di Via S. Giovanni Sul Muro al 12 a Milano, ha fatto il resto. Le mie creazioni hanno avuto successo, e sono iniziate le richieste per la distribuzione. Attualmente questa lavorazione ha saturato il mercato, ho quindi continuato su questa strada proponendone una versione evoluta e più raffinata.
Ci puoi descrivere il processo di sviluppo dei tuoi gioielli?
Generalmente il processo nasce con l’idea del gioiello, e con la realizzazione di un bozzetto che sarà utilizzato per la creazione del modello in cera. Questo consente di dare una forma fisica allo schizzo per procedere a valutazioni, non solo estetiche ma anche di fattibilità, così da dare vita al primo pezzo. In parallelo si procede con la ricerca delle pietre, che vengono selezionate sulla base dell’idea originale, ma possono anche essere scelte in base a una ispirazione del momento e dare poi origine a varianti del gioiello stesso.
L’oro e l’argento possono essere oggetto di trattamenti particolari?
Assolutamente si. Questi materiali si prestano particolarmente bene a sabbiature e bruniture, che mi permettono di realizzare inconsueti effetti, sia cromatici che tattili.
Il cliente è in grado di percepire tutto questo lavoro e impegno che sta alla base di ogni pezzo creato da te?
Si. In questi anni ho accompagnato i miei clienti in un percorso di conoscenza del mondo dei preziosi, del valore intrinseco ed estrinseco di ogni gioiello. Ho puntato sul concetto di gioielleria di nicchia, valorizzando l’unicità dei miei gioielli. Il primo riscontro sul valore del mio lavoro ce l’ho quando vedo le clienti guardare la vetrina, commentare entusiaste con le loro amiche o compagni, e il loro sorriso mi emoziona e mi conferma che i sogni son desideri.
Manca pochissimo a Natale.. se tu fossi un cliente cosa acquisteresti nel tuo negozio?
Se fossi un uomo acquisterei l’anello Orage – Icona creativa di Fiore all’Occhiello – in oro rosa e diamanti icy, per far risplendere la mia compagna di vita.
Come donna abbinerei il mio outfit natalizio con orecchini in argento e oro, con il quarzo rutilato.
Naturalmente ogni scelta è intima e personale, ed io ho sempre piacere di condurvi verso il gioiello perfetto da regalare o regalarvi. Vi aspetto!
vostra Fiorenza.